Opera realizzata tra il 1605 e il 1606. E’ un olio su tela di grandi dimensioni (quasi 2.45 m x 3.70 m) ed è conservato al Louvre di Parigi.Venne commissionato dall’ordine dei carmelitani scalzi, che volevano porre quest’opera nella loro chiesa, ma l’opera poi venne rifiutata proprio da loro per l’aspetto di Maria che non rispettava la sua iconografia classica: era anzi priva di qualsiasi tributo mistico, con la faccia terrea, un braccio abbandonato e il ventre gonfio. Addirittura si dice che Caravaggio scelse il volto di una prostituta, morta incinta nel Tevere;molto scandalo fecero i piedi ritratti nudi fino alla caviglia. L’ambiente è semplice e brutto, non c’è nulla di celebrativo. L’unico elemento nel quale Caravaggio pone il bello è il drappo rosso. Caravaggio crea la bellezza, ma mette anche molta bruttezza e squallore per creare il realismo brutale: nella figura di Maria, è evidente nel gonfiore del corpo (nella tradizione iconografica il ventre è gonfio perché ha tenuto in grembo Gesù), dal colorito giallastro del viso, è adagiata su un tavolaccio dal quale i piedi fuoriescono. Gli apostoli hanno un aspetto non gradevole e sacrale, sono anziani, con il volto coperto di rughe, sono raffigurati come uomini qualsiasi. La luce è laterale, radente, illumina con forza alcune parte mentre altre sono buie o in ombra. Questa luce attraversa visibilmente l’opera. Su Maria e su Maria Maddalena la luce (simbolica) arriva dall’alto, quindi è discordante con quella che attraversa l’opera e fa diventare le due donne fonti di luce; a noi ricorda l’occhio di bue del teatro, che non esisteva e quest’effetto veniva dapprima solo immaginato e poi rappresentato, come per esempio in quest’opera.Il colore dominante è il rosso (nel drappo, nella veste di Maria e sulla veste di Maria Maddalena). Altre tonalità simili al rosso e all’arancio sono visibili negli abiti degli apostoli. C’è anche un cuneo verde (colore complementare del rosso) che penetra da destra e così entrambi i colori (rosso e verde) sono esaltati. Qui si misura l’abilità di Caravaggio nel valorizzare i colori, nonostante le sue opere siano per lo più buie.Secondo Caravaggio, l’opposizione di luce ed ombra era particolarmente conforme alla gravità dei temi religiosi. Ad eccezione del drappo scarlatto, l’unico oggetto rappresentato nella composizione, significativamente povera e spoglia, è un catino di rame collocato ai piedi degli apostoli e contenente la soluzione d’aceto necessaria al lavaggio del cadavere, da qualcuno interpretato come un’inconscia attestazione di sfiducia nella Resurrezione, da parte del pittore. |
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26 agosto 2010
La morte della vergine di Caravaggio
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Come mai hai scelto proprio questo quadro di Caravaggio?! Ottimo commento sul dipinto, ma a te cosa suscita?!
RispondiEliminaBellissimo quadro...il vero intendo di questo quadro si trova nelle ultime righe della descrizione..."la sfiducia nella resurezzione"...guardate come gli apostoli e maria sono così terreni;quasi ad indicare che Dio li abbia dimenticati qui!Ma voi ci credete alla resurezione?io sarei più propenso ad una teoria come la reincarnazione...noi rimaremo sempre incatenati su questa terra bloccati...altro che paradiso.
RispondiEliminahai fatto un bagno in un oceano di negatività e sfiducia?:) è la paura,o forse il tormento, di chi crede in Qualcuno lassù che guarda perennemente le nostre lacrime e i nostri sorrisi...questa Resurrezione di cui tutti si riempiono la bocca durante le preghiere esiste davvero?facile rispondere di si...ma difficile cm sempre trovare i come e i perchè. Li chiamano dogmi, li accetti per fede...ma per quanto mi riguarda a volte la fede nn basta e la ragione umana prende il sopravvento...
RispondiEliminaCaravaggio emana, nei secoli, un forte magnetismo, attraendoci con forza verso le pennellate, le luci, le ombre che l'artista con passione esprime. Ancora oggi scandalizza la scelta di un cadavere di una prostituta per ritrarre la Vergine esangue. L'immaginario collettivo la dipinge come una giovane dal viso etereo, dal sorriso beato, immagine poetica ma talvolta lontana, irragiungibile. Perché non pensarla invece Anche come donna, in tutta la sua umanità ? Magari perde di poesia mistica, ma riceve un'umanita' tale
RispondiEliminada farci ricordare la Sua umana natura, il ventre gonfio di chi ha partorito, il viso
segnato dal dolore e dal tempo. I discepoli sono pescatori, visi segnati dal sole e dalla salsedine. Questo dipinto mostra che il divino e' entrato in questo tipo di
umanità. Sono dogmi, dice hope, ma quando spesso t confronti con la malattia
e la morte trovi un senso solo nel pensare che tutto non finirà, proprio per il
motivo per cui noi non siamo solo un cuore che batte o mucchi di cellule in
movimento...La ragione e' la linfa della mente, ma ti porta comunque a un bivio:
accettare per fede o fermarsi, andare avanti con la ragione in entrambi i casi
sarebbe, forse, delirio di onnipotenza.
Si dice che la fede arrivi lì dove la ragione non può...ma perchè non fermare tutto ai limiti della ragione o allargarne i limiti li dove nessuno è mai andato?
RispondiEliminaci potremmo fermare ai limiti della ragione...ma per quanto tempo?per quanto riusciremo a chiudere gli occhi di fronte a qualcs che ricompare nn appena li apriamo?oltre la ragione c'è un'infinità di perchè e di come, lì stanno i nostri dogmi, e a volte anche i nostri principi...cm dice pinturicchio ci potremmo spingere oltre...ma sempre tralasciando la ragione, arrivare lì senza armi, a mani vuote pronta a trovare qualcs che ci posssa dare una mano magari in momenti tristi...ma nn tutti riescono a liberarsi delle catene della ragione che spesso opprimono l'anima e purtroppo ritornano delusi nei limiti che sono loro concessi
RispondiEliminala ragione, in quanto tale , poggia il suo fondamento nella dimostrazione, nel suo essere razionale. se con la ragione non spieghi certe cose, essa arriva a un limite, andare avanti con la ragione sarebbe una contraddizione in termini, prorpio perchè non avresti mezzi per dimostrare il tuo ragionamento. per questo motivo ti devi fermare. quale potrebbe essere altrimenti il ragionamento logico con il quale dimostrare l'esistenza del Paradiso, ad esempio?! o ti fermi o credi per fede. la dicotomia fre fede e ragione non ha senso il più delle volte, proprio perchè nasce da un'errata invasione di campo dei due: con la ragione non puoi sempre spiegare i misteri che affascinano l'uomo, con la fede non puoi spiegare le malattie, i cataclismi. ma noi non siamo essere razionali, purtroppo... altrimenti chi si innamorerebbe più?
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