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Benvenuti a tutti i lettori. Questo blog nasce dalla voglia di creare un' agorà[chiamata:I RAGAZZI DI NELSON] dove poter discutere,riflettere e confrontarsi su argomenti che spaziano dalla cultura all'arte,dalla poesia alla musica,dalla storia alla filosofia,dalla quotidianeità alle domande che ogni giorno ci poniamo ma alla quale nessuno sa darsi una risposta.Tutto ciò per far si che in qualche modo si possa stuzzicare il genio di tante persone che non vogliono fermarsi solo alle apparenze e alle frivolezze che la società impone;ma andare oltre...verso qualcosa che chi ci sta intorno non può darci ma che possiamo trovare in un nostro simile lontano mille miglia da noi. Quindi crediamo in voi per realizzare questo sogno.Cordiali saluti. PS:accettiamo proposte su argomenti su cui volete discutere inviate una e-mail a horation4@gmail.com.

26 agosto 2010

The best or nothing

Avete letto lo slogan di una pubblicità di una nota casa automobilistica tedesca?! Esso recita :"the best or nothing". Ma nella vita e' sempre possibile praticare ciò?! Il problema nasce soprattutto quando nei tuoi progetti e' coinvolto qualcun'altro. Il "the best" infatti nei progetti che ti coinvolgono direttamente magari non viene sempre raggiunto ma può diventare uno stimolo importante per realizzarli al meglio. Ma quando non trovi il tuo best negli altri, non in termini di perfezione ma ciò che tu reputi essere la cosa migliore che ti potesse capitare ma che poi non prende vita , cosa fare?! Non perdere la fiducia ed aspettare comunque il tuo personalissimo best?! Passare a un better, anche se non ti da' la stessa emozione? O imparare a non accontentarsi,convivendo pero' con un nothing che pesa?! Per me finora e' stato tutto un "best or nothing"... Ma cosa si perde, o guadagna, non accontentandosi?!

By albatros

10 commenti:

  1. e se rinunciando al better per rincorrere il tuo the best ti ritrovi un nothing al quadrato?le occasioni giuste nn capitano spesso nella vita...e di certo con queste poche che ti sono concesse nn ci puoi giocare,pena:una grande scottatura...è duro vedere il the best realizzato da un altro che magari è stato solo ben servito dalla buona sorte e guardare con il cuore a pezzi il tuo better nel quale sono nascoste lacrime e sudore...ma ricorda sempre che sotto il tuo better c'è qualcun altro con un nothing in mano.

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  2. Concordo x la scottatura, degna di un the best che non si realizza. Forse dentro ognuno di noi c'è un nothing, magari all'inizio appare come uno spazio vuoto, magari desolante, talvolta diventa invece necessario per fare spazio ad altre esperienze. Solo dopo un nothing apprezzi veramente something good... Il problema sta nel ridefinire il tuo best, scoprendo che in fondo non era altro che un good e viceversa!

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  3. the best...the better...the good...the nothing...secondo me sono solo parole con la quale delineamo le esperienze...le vicende e le occasioni che giornalmente riempiono la nostra vita;ma in realtà secondo me non c'è mai un best or un nothing. Pensateci ogni giorno il best è relativo sia perché ognuno d noi cerca ogni giorno d fare il meglio sia perché gli altri ogni giorno ci possono superare...e lo stesso vale per il nothing. Quindi è inutile disperarsi per il best non raggiunto o per il best degli altri...vivetevi la vita assaporando ogni momento..forse alla fine capirete che è l'unica cosa migliore che conta!

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  4. Carpe diem insomma, cercando Di cogliere il the best Di ogni giorno. E' un invito importante quello che fa pinturicchio, pero' esistono dei best che fanno parte di progetti di vita, niente che si possa ottenere in un singolo giorno... E forse e' proprio la ricerca a dare senso al nostro divenire, l'importante e' avere una forte determinazione nel perseguirli, convinti che il best sia sempre il best. Altrimenti che cosa succederebbe se il best agognato tutta la vita , una volta ottenuto, diventasse un nothing?!?

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  5. la determinazione è molto importante quando si parla di obiettivi,è alla base di ogni progetto...può essere che ci credi per tutta la vita cm può essere che il giorno dopo fa solo parte di un passato che raccoglie sogni e progetti che nn senti più così importanti. Questo penso sia dovuto ai cambiamenti a cui andiamo incontro, causati da nuove esperienze o anche solo dalla giostra della vita che un giorno ti fa vedere un the best e un giorno un nothing...ma il giorno in cui vedrai un nothing ci sarà un altro the best pronto a sostituire o a completare il vecchio...sta a noi scoprirlo

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  6. hope, di nome e di fatto! hai ragione, solo perseguendo i nostri obiettivi diamo un senso al nostro viaggio,sia che la nostra meta sia un best or better, speriamo non nothing!

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  7. Sarò catastrofico ma penso ke il più delle volte i nostri sogni o i nostri obbiettivi rimangono chiusi nel cassetto...e siamo costretti ad accontentarci...xkè la vita è un soccombere.

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  8. forse perchè manca la determinazione, o perchè nn si vogliono veramente...o forse ancora perchè ti rendi conto che il tuo sogno ferirebbe qualcn a cui tieni tanto e che nn regge neanche la competizione perchè vale molto di più di un sogno...ma se nn vi sono ostacoli e se sei davvero determinato, segui i tuoi obiettivi e i tuoi sogni e riuscirai a realizzarli...è tutto nelle tue mani perchè tu sei il regista della tua vita...

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  9. "o natura, o natura perchè non rendi poi quel che prometti allor? perchè di tanto inganni i figli tuoi?"
    pinturicchio! non sapevo che questi versi li avessi scritti tu! hai ragione nel dire che talvolta i sogni non si realizzano e che dobbiamo convivere con la delusione, ma fortunatamente non è sempre così!in realtà penso che esistano almeno due categorie di sogni: quelli la cui realizzazione dipende soprattutto da te e quelli che invece esulano in parte dal tuo impegno. esempio pratico: decidi di diventare un luminare nel tuo ambito professionale. inizi allora a studiare assiduamente, a frequentare corsi e quant'altro possa tenerti aggiornato e permettere la realizzazione del tuo sogno. non è certo ma altamente probabile. sogni invece di formare una famiglia: potresti non trovare la persona giusta, non riuscire ad avere figli ecc. una serie cioè di variabili, più o meno impazzite, con le quali, anche se segui con passione questo progetto, non puoi far nulla. non sempre sei perciò il regista della tua vita, ma allora cosa fare? seguire comunque il tuo best, cioè il sogno, accontentarsi di un better, cioè il sogno che si realizza solo in parte, o convivere con un nothing, cioè l'infelicità? intanto corriamo verso il best, è il progetto a dare un senso al nostro itinerario. sarà forse la saggezza degli anni a farci superare l'infelicità legata a un nothing che , in fondo, potrebbe anche non essere così importante.

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  10. e si cara albatros sono la reincarnazione di antichi poeti :)e cmq è proprio il non realizzarsi dei sogni a renderci tutti tristi e cattivi...è la delusione del nothing,sia tuo che di quelli che credono in te che ti porta alla disperazione...e talvolta alla follia...ed è forse lì che si rinchiude l'essenza della vita.

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