amici blogger, apprendo appena adesso che Paolo Conte ha due cani: orazio & nelson, al quale, dopo la sua scomparsa, il cantautore dedica il suo ultimo CD. con paolo conte viene subito in mente la canzone vieni via con me, azzurro, insieme a te non ci sto più, onda su onda... così, da questa curiosità, rifletto su come tutte queste canzoni abbiano il liet motiv del movimento: chi viene, chi va, chi aspetta un treno che non passa più, chi trova nel naufragio la propria felicità. allora, secondo voi, aveva ragione Einstein nel dire che "la vita è come andare in bicicletta: per stare in equilibrio devi muoverti" oppure ciò si può raggiungere solo annullando forze centripete e centrifughe, fermandosi ad assaporare il momento? pausa o staticità? movimento verso o contro qualcosa?
by albatros
Benvenuti :)
Benvenuti a tutti i lettori. Questo blog nasce dalla voglia di creare un' agorà[chiamata:I RAGAZZI DI NELSON] dove poter discutere,riflettere e confrontarsi su argomenti che spaziano dalla cultura all'arte,dalla poesia alla musica,dalla storia alla filosofia,dalla quotidianeità alle domande che ogni giorno ci poniamo ma alla quale nessuno sa darsi una risposta.Tutto ciò per far si che in qualche modo si possa stuzzicare il genio di tante persone che non vogliono fermarsi solo alle apparenze e alle frivolezze che la società impone;ma andare oltre...verso qualcosa che chi ci sta intorno non può darci ma che possiamo trovare in un nostro simile lontano mille miglia da noi. Quindi crediamo in voi per realizzare questo sogno.Cordiali saluti. PS:accettiamo proposte su argomenti su cui volete discutere inviate una e-mail a horation4@gmail.com.
18 ottobre 2010
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beh, concordo pienamente con Einstein...per stare in equilibrio sulla bici è necessario pedalare. Solo pedalando e spesso cadendo, si riesce ad imparare. Annullare le forze sarebbe soltanto un voler fermare il tempo nel suo carattere assoluto, un cercare di vivere in un mondo che in realtà non esiste. La vita è movimento, è volersi mettere in gioco, magari sbagliando, ma sempre pronti a rialzarsi e ricominciare tutto a testa alta, con la consapevolezza che in futuro si saprà riconoscere la buca nella quale si è caduti scansandola conseguentemente. Corse, cadute, passeggiate...si, la vità è movimento secondo me. Le uniche pause che reputo necessarie servono a capire se non ci si sta muovendo nella direzione sbagliata.
RispondiEliminaSe chiedessimo ad Orazio ti risponderebbe: e quindi ci dovremmo assaporare il momento,però prendendo la concezione di tempo esso è un pantha rei e come tale và...e solo alla fine della sua corsa..della nostra corsa...ci accorgiamo che esso corre inesorabile e per poter compiere un qualcosa devi correre con lui o contro di lui...di sicuro rimane il fatto che non è un alleato della vita...e fermarlo non servirebbe a nulla...nonchè utopico.
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